A causa delle frodi sarà di oltre 200 miliardi di dollari la perdita dei pagamenti online tra il 2020 e il 2024. A stimarlo è un recente studio pubblicato da Juniper Research che vede nelle attività di e-commerce, di biglietteria aerea, di trasferimento di denaro e dei servizi bancari gli ambiti più colpiti.
Intitolata ‘Online Payment Fraud: Emerging Threats, Segment Analysis & Market Forecasts 2020-2024′, la ricerca rileva come la crescente ubiquità dei pagamenti digitali fornisca una superficie di attacco crescente per i truffatori. Per far fronte a questa situazione, gli analisti raccomandano alle parti interessate del settore dei pagamenti di concentrarsi su un approccio antifrode omnicanale. Un approccio che deve comprendere sia una rigorosa sicurezza informatica nei punti di accesso, sia un apprendimento automatico che aiuti a identificare modelli comportamentali fraudolenti. Quest’ultimo è diventato ormai uno strumento vitale per il rilevamento e la prevenzione delle frodi, in quanto consente agli stakeholder del settore dei pagamenti di analizzare i flussi delle transazioni in modo olistico, facendo emergere tutti i comportamenti fraudolenti. La sua integrazione all’interno dei software di rilevamento e prevenzione delle frodi spingerà gli investimenti fino a raggiungere i 10 miliardi di dollari nel 2024, con un incremento pari al 15% rispetto al 2020.
“La natura in rapida evoluzione delle frodi nei pagamenti e una maggiore sofisticazione nei metodi di attacco richiede l’adozione di Machine learning su larga scala in modo da ridurre al minimo i rischi. La costante innovazione nell’analisi e nei modelli di dati è fondamentale per limitare i comportamenti fraudolenti nei pagamenti” afferma Nick Maynard, co-autore della ricerca.
Lo studio ha anche scoperto che il trasferimento di denaro digitale è una delle aree a maggior crescita per quanto riguarda le frodi, con perdite in aumento del 130% dal 2020 al 2024. Si tratta di un tipo di frode particolarmente diffusa nei mercati emergenti dove ci sono misure di sicurezza meno solide in atto e pagamenti vulnerabili alla sim swapping. Per questo gli analisti ritengono che la verifica KYC (Know Your Customer), inclusa la riverifica che segue l’onboarding, sia un elemento essenziale per garantire le transazioni digitali.