Il contactless spinge i pagamenti digitali in Italia: +22% rispetto al 2020

Secondo l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, a trainare i pagamenti digitali in Italia sono l’uso degli smartphone, al raddoppio, e i contactless in negozio. Ecco le cifre e le dinamiche del mercato

Pubblicato il 24 Mar 2022

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Prima la pandemia, poi il cashback, hanno messo le ali ai pagamenti digitali in Italia. Ma, anche dopo aver perso il driver principale, continua la crescita.

A trainarli sono i pagamenti via smartphone, al raddoppio in un anno. Ecco i dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, illustrati al convegno “Innovative Payments: the new normal”.

Pagamenti digitali in Italia in crescita a doppia cifra

I pagamenti digitali hanno archiviato anche il secondo semestre in forte crescita, nonostante lo stop del cashback. Nel 2021 hanno raggiunto quota 327 miliardi di euro. Hanno registrato un incremento nell’anno pari al +22% rispetto al 2020. A trainare sono i pagamenti mediante carte contactless, che totalizzano 126,5 miliardi di euro.

Inoltre, raddoppiano i pagamenti mobili mediante smartphone e altri dispositivi indossabili, come gli smartwatch: in negozio superano la soglia dei 7 miliardi di euro.

Non solo Cashback

Nove milioni di italiani, circa il 18% della popolazione maggiorenne, ha adottato il Cashback. Ma la sospensione e la definitiva cancellazione dell’iniziativa da parte del governo, a vantaggio di misure di incentivo per i commercianti, non hanno frenato la corsa

Nello scenario post pandemia, gli italiani hanno scelto la digitalizzazione dei pagamenti. Dunque, pur avendo perso gli incentivi, i pagamenti digitali mantengono la spinta anche nella seconda metà dell’anno.

Contactless, mobile e wearable: i pagamenti digitali in Italia più gettonati

I pagamenti con carte contactless hanno raggiunto quota 126,5 miliardi di euro nel 2021 e rimangono i preferiti dagli italiani per fare shopping nei negozi fisici.

La diffusione delle carte e dei POS abilitati, insieme all’innalzamento del limite per i pagamenti senza PIN dai 25 ai 50 euro, ha confermato la tendenza. Un trend che nel corso del 2020 e del 2021 si è legato anche ai timori legati al Coronavirus e al contagio per “contatto”.

Ma il boom è da attribuire ai Mobile e Wearable Payments in negozio. Infatti, i pagamenti da smartphone o da dispositivi indossabili, come gli smartwatch, registrano una crescita a tripla cifra, superando la frontiera dei 7 miliardi di euro. I pagamenti Mobile e Wearable raddoppiano il loro valore rispetto al 2020 (+106%).

I fattori driver sono i seguenti:

  • semplicità;
  • velocità;
  • utilità.

Il Mobile Wallet rende lo smartphone il portafoglio digitale, a cui si stanno affiancando i wearable, preferiti per il pagamento contactless, ma in grado di velocizzare l’esperienza di pagamento in alcune situazioni.

Ritmi senza precedenti per il Buy Now Pay Later

Tra le tendenze più interessanti dell’ultimo anno c’è Buy Now Pay Later, che si ritaglia un capitolo tutto suo: è in crescita con un ritmo senza precedenti non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. “Anche in questo caso l’emergenza sanitaria, avendo accelerato gli acquisti online e la ricerca di soluzioni di pagamento più flessibili, ha avuto un ruolo fondamentale nella sua diffusione”, commenta Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments: “Sono però diverse le novità che stanno cambiando e arricchendo il mondo dei pagamenti: nel prossimo futuro le direttrici di innovazione già presenti sul mercato, come la Strong Customer Authentication (SCA), il paradigma dell’Open API e la Request To Pay (RTP), avranno un ruolo sempre più importante. Senza dimenticare le innovazioni che probabilmente vivremo più profondamente tra qualche anno e che potranno basarsi su tecnologie potenzialmente rivoluzionarie, quali la blockchain e i distributed ledger, come il Digital Euro e le altre Central Bank Digital Currency (CBDC)”.

Luci e ombre nel report degli Osservatori

“La pandemia da Covid-19 ha colpito molto duramente diversi comparti economici, ma non ha bloccato il mondo dei pagamenti elettronici”, dichiara Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano: “Questi ultimi, infatti, hanno fornito ai cittadini italiani, e non solo, i mezzi per effettuare sempre più acquisti online nelle fasi di lockdown e sempre più pagamenti ‘contactless’ al momento delle riaperture dei negozi”.

Nonostante questo, il divario nei confronti degli altri Paesi europei in quanto a transazioni pro-capite è peggiorato. L’Italia, infatti, superata già nel 2019 dalla Grecia e nel 2020 dalla Germania, è scesa al 25° posto (su 27) nella classifica continentale e precede solamente la Romania e la Bulgaria, che hanno però crescite nell’anno superiori a quella italiana.

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