Da un’indagine di Qonto sul fintech emerge che quasi il 90% lo adopera, ma pochi sanno cosa sia.
La consapevolezza di usare questa tecnologia è ancora scarsa, ma il settore è fra i più promettenti in ambito innovazione.
Qonto accende un faro sul fintech
La soluzione europea di business finance management rivela che l’87% degli italiani usa regolarmente almeno un’app frutto del fintech, sia per motibi personali che professionali. Quasi tutti utilizzano un’app di pagamenti digitali, prestiti, attività di digital banking o altre attività finanziarie.
Al contempo, il 57% afferma di aver sentito parlare di fintech, ma senza conoscere il tema o senza aver approfondito l’argomento. Il 33% non ne ha mai sentito parlare. Soltanto il 10% circa ammette di padroneggiare l’argomento.
La percentuale sale fra chi fa impresa: il 15% degli imprenditori infatti conosce in maniera approfondita l’argomento, mentre il 22% non ne ha mai sentito parlare in precedenza.
Il fintech spicca tra i settori innovativi più in salute e promettenti, ma solo i giovani nella fascia d’età tra i 18 e i 24 sanno cosa sia: appena il 16% ne ha scarsa percezione (33% fra i 55-64 anni) e oltre il 12% è ferrato sull’argomento.
Italiani sempre più propensi ai pagamenti digitali
Secondo la ricerca di Qonto sul fintech, il 68% degli italiani preferisce pagare con carta di credito e debito o pagamenti tramite app. Invece soltanto il 32% degli intervistati preferisce i contanti. Le donne sono più innovative degli uomini: il 70% vs. 65%.
L’85% degli italiani considera servizi e prodotti fintech affidabili e sicuri. Il 46% li giudica così tanto quanto o più di quelli classici, segno che bisogna lavorare sull’educazione finanziaria in ambito fintech.
Il 77% afferma che il fintech possa agevolare la vita quotidiana delle persone. Ma la percentuale sale all’82% fra i 18 ai 24 anni.
A livello geografico, gli intervistati del Sud e delle Isole (84%), rispetto agli intervistati residenti al Centro (76%) e al Nord (72%), ritengono questi strumenti molto più utili nella vita di tutti i giorni.
Il 69% preferisce pagare tasse, multe o bollettini mediante app, siti o tramite il sistema pagoPA. Non c’è quasi differenza fra Nord (73%) e Centro (72%) nel saldare questi tributi o sanzioni con sistemi digitali.
“Questi dati sono l’ulteriore conferma di come l’Italia sia, a dispetto di quanto si creda, un Paese in crescita per quanto riguarda l’utilizzo della tecnologia applicata alle finanze”, spiega Mariano Spalletti, Country Director di Qonto in Italia. “Rimane tuttavia una conoscenza limitata di questo settore e c’è ancora bisogno di fare educazione sul tema e sfruttarne a pieno il potenziale (…) per accompagnare le persone in un percorso di innovazione che ormai è da considerare oggi più che mai necessario e imprescindibile”.