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Bankitalia e Cnel criticano la Manovra del governo su fisco ed evasione

Contrari all’ipotesi della soglia a 60 euro dell’obbligo di pagamento con il Pos, poiché rappresenta un danno per il processo di digitalizzazione del Paese e di lotta all’evasione fiscale e non porta alcuna forma di risparmio per i piccoli commercianti 

Pubblicato il 06 Dic 2022

Pagamenti digitali, le prospettive a breve e medio termine

Banca d’Italia e Cnel si dichiarano contrari all’ipotesi della soglia a 60 euro dell’obbligo di pagamento con il Pos, poiché rappresenta un danno per il processo di digitalizzazione del Paese e di lotta all’evasione fiscale e non porta alcuna forma di risparmio per i piccoli commercianti.

La critica di Bankitalia

“Anche il contante ha dei costi legati alla sicurezza”, ha affermato il capo del dipartimento economia di Bankitalia, Stefano Balassone in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla legge di Bilancio 2023. “Per gli esercenti, il costo per il contante, secondo nostre stime, è stato superiore a quello delle transazioni digitali con le carte di credito e di debito”, ha affermato.La definizione di efficaci sanzioni amministrative in caso di rifiuto dei fornitori privati di accettare pagamenti elettronici era inclusa tra i traguardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza relativi al primo semestre di quest’anno”, ha ricordato Balassone.

Le preoccupazioni del Cnel

“Un punto che dà molta preoccupazione è quello dell’evasione fiscale. La lotta all’evasione fiscale è fondamentale e noi lo sottolineiamo. E segnaliamo che alcuni provvedimenti non aiutano, anzi vanno nel senso contrario. Soprattutto l’uso del contante, mentre sappiamo che l’uso della moneta elettronica è fondamentale”, ha ribattuto il presidente del Cnel, Tiziano Treu, sempre nell’audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Le reazioni della maggioranza di governo

A questo critiche, il capo del Governo, Giorgia Meloni preferisce non commentare, ma lascia la replica al suo braccio destro a palazzo Chigi, il sottosegretario per l’Attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari: ”Bankitalia esprime la visione delle banche. Io penso – argomenta Fazzolari – che sia normale che ognuno in fase di legge di bilancio dica quali sono gli aspetti che lo deludono, ci sta. Bankitalia è partecipata da banche private, è una istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più di fatto utilizzo di denaro contante. Questa però non è la visione della Bce”, aggiunge Fazzolari.

La misura sul Pos potrà essere modificata “scendendo a 50, 40 euro” anziché 60 come previsto dalla manovra 2023, “su questo non faremo barricate. Il dibattito parlamentare è sempre utile, daremo ascolto, ma sul tetto del contante” portato a 5mila euro “non faremo passi indietro”, conclude il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari.

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