JUST EAT pioniere nell’uso del Mobile POS

Pubblicato il 29 Ott 2013

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Ivano Asaro

I servizi di successo sono quelli che sanno cogliere e rispondere a un’esigenza del consumatore (o la creano in taluni casi). JUST EAT sembra aver avuto l’intuizione giusta: raccogliere in un’unica piattaforma online diversi ristoranti e locali che effettuano consegne a domicilio, indicando quelli più vicini a dove si trova il cliente. Quante volte capita di decidere di farsi consegnare a casa la cena e di accorgersi di non sapere quali ristoranti della zona effettuano consegna a domicilio? E quindi via, a cercare il volantino di qualche ristorante o pizzeria che ricordiamo di aver abbandonato da qualche parte per casa, oppure a navigare su internet per visitare ad uno a uno tutti i siti dei locali che ci vengono in mente, in cerca della risposta.

Ecco l’esigenza colta da JUST EAT: la semplificazione della ricerca. Gli affamati consumatori possono infatti andare su un unico sito, inserire la via di consegna e vedere così la lista dei ristoranti della zona che effettuano il servizio, sfogliare il loro catalogo ed effettuare l’ordine.

“E’ un’idea banale, ma il nostro modo di operare e di intercettare questo bisogno ci ha permesso di arrivare a lavorare in tredici Paesi, di avere oltre 37mila locali affiliati e di creare un’economia di più di un miliardo di euro per i nostri ristoranti” ha dichiarato Benvolio Panzarella, Direttore Generale di JUST EAT Italy.

Contante addio, c’è il POS sullo smartphone

JUST EAT si dimostra innovativa anche sotto l’aspetto dei pagamenti, in questo caso quelli che deve ricevere dai ristoratori per le quote di affiliazione e per le fee sugli ordini generati. Ogni componente del team JustEat è dotato infatti di un Mobile POS fornito da payleven e incassa i pagamenti con carta dagli esercenti invece di raccogliere il contante.

Intervenendo al Workshop “Mobile POS: quali opportunità per gli esercenti?” organizzato dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, Panzarella ha raccontato: “Il nostro team ha bisogno di essere agile e veloce, quindi si muove in motorino. Capita spesso però che i ristoratori non abbiano l’intera somma in contante da consegnarci, soprattutto se sono piccoli esercizi, e che quindi ci chiedano di tornare, magari anche due o tre volte. Abbiamo calcolato che ogni visita ci costa 50 €. Con la soluzione di payleven, quindi, risparmiamo parecchi costi inutili”, ha spiegato.

Per i consumatori, invece, le modalità di pagamento alla consegna del cibo dipendono dalle scelte del ristorante: qualcuno accetta anche i pagamenti elettronici, altri solo contanti o buoni pasto. Per il momento è un aspetto che non gestisce direttamente JUST EAT, che però sul proprio sito scrive “presto aggiungeremo la possibilità di pagare con carta di credito”.

Che qualcosa bolla in pentola? Staremo a vedere. Intanto, buon appetito!

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