ING mette la voce nel mobile banking

Pubblicato il 19 Set 2014

Piero Todorovich

L'applicazione di mobile banking di ING

Sintesi e riconoscimento vocale stanno avendo un po’ ovunque un grande sviluppo nelle nuove applicazioni in campo mobile. Non desta quindi alcuna sorpresa che si comincino a sperimentare applicazioni in campo bancario anche nelle App a supporto dei pagamenti.

Prima in Europa, ma non nel mondo, banca ING ha annunciato nei giorni scorsi di aver integrato le funzioni di controllo e assistenza vocale nella propria App mobile, chiamata Inge. La comprensione automatica del linguaggio permette agli utilizzatori di usare la voce per immettere comandi e numeri, ottenere il saldo del conto corrente ma anche impartire ordini di pagamento e inviare bonifici. La tecnologia usata nell’App è in grado di riconoscere l’utente attraverso la voce. Con Inge sarà quindi possibile in futuro effettuare il login in modalità vocale e fornire le autorizzazioni.

Il sistema è stato progettato per consentire l’utilizzo del mobile banking a mani libere, per esempio in auto, oltre che per per facilitare l’immissione dei numeri Iban che possono essere inseriti dall’utente semplicemente leggendoli a voce alta e quindi riascoltandone la lettura per verificarne la correttezza, senza guardare lo schermo.

L’utilizzo dell’App Inge è ancora sperimentale e limitato dalla banca a un gruppo ristretto di utenti volontari e tester. L’utilizzo delle tecniche di riconoscimento vocale e biometrico hanno comunque già trovato applicazione Oltreoceano, presso i clienti dell’americana US Bank. Nell’applicazione americana gli utenti possono autenticarsi e accedere ai conti semplicemente parlando nel loro smartphone.

La tecnologia scelta da ING per riconoscere la voce è quella di Nuance Communications. Un comunicato della società tecnologica precisa che si tratta della prima applicazione di questo genere in Europa e che si affianca alle applicazioni di virtual assistant e customer service vocale automatizzati realizzati da ING con la stessa tecnologia. Attraverso le capacità di sintesi, comprensione del linguaggio naturale e di riconoscimento biometrico è possibile realizzare applicazioni innovative che riducono le perdite di tempo e migliorano l’esperienza del cliente, ha spiegato un responsabile della banca

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