Apple sperimenta l’addebito su conto telefonico

Pubblicato il 14 Dic 2015

redazione

Apple muove un nuovo passo in direzione dei sistemi di pagamento abilitati da smartphone. Rispolverando un’ipotesi mai presa troppo seriamente in considerazione dai carrier nell’era del mobile payment, Cupertino sta infatti testando in Germania e in Russia l’addebito su conto telefonico per l’acquisto di beni e servizi digitali. La tecnologia per autorizzare e processare le transazioni la fornisce la californiana Boku, e sfruttando le partnership con la telco tedesca O2 (società che fa capo a Telefonica) e la russa Beeline (terzo operatore del Paese) Apple permette oggi ai possessori di iPhone di pagare musica digitale, e-book, giochi e applicazioni disponibili su iTunes direttamente col credito presente sulla scheda SIM, dopo aver associato il numero telefonico all’account della piattaforma.

Il sistema non ha mai preso piede (se si fa eccezione per l’epoca d’oro dei VAS, prima dell’arrivo degli smartphone, quando suonerie, sfondi e chat e altri servizi venivano pagati allo stesso modo) a cause delle consistenti fee che gli operatori telefonici applicano su ogni operazione. Si parla di percentuali che vanno dal 10 al 30% (un ordine di grandezza in più rispetto alle commissioni tipicamente richieste dai circuiti di credito, che si attestano sul 2%), per un modello di business che tra l’altro lascia ben poco agli sviluppatori.

Al momento non è dato sapere cosa regola il meccanismo messo in atto da Apple e soprattutto quali sono gli obiettivi di questo esperimento. Di sicuro c’è solo che Cupertino ha la precisa intenzione di presidiare tutte le vie che collegano i contenuti digitali al portafoglio degli utenti.

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