TAS Group, smart working e pagamenti digitali contro il Covid-19

Testimone di successo nell’utilizzo di politiche smart working, TAS Group offre un importante contributo tecnologico al contrasto dell’epidemia in corso: la digitalizzazione dei pagamenti

Pubblicato il 04 Mar 2020

pagamenti e-payment

L’emergenza sanitaria innescata con il diffondersi del Covid-19 sta impattando pesantemente su produttività delle imprese e rendimento delle attività commerciali, dove si registra da giorni una riduzione significativa delle transazioni tra consumatori ed esercenti. Due pilastri economici che smart working e pagamenti cashless possono aiutare a preservare. Il primo è una modalità lavorativa che consente a dipendenti e collaboratori di svolgere le proprie attività da casa, collegandosi da remoto alle infrastrutture aziendali in completa sicurezza. Moltissimi i benefici garantiti, capaci di toccare aspetti che non riguardano solo il lavoratore, ma anche le imprese e persino l’ambiente. Una migliore conciliazione tra mondo del lavoro e vita privata gratifica infatti dipendenti e collaboratori, aumentandone benessere e produttività, mentre i loro spostamenti ridotti contribuiscono a limitare l’inquinamento atmosferico, dando un aiuto importante alla sostenibilità ambientale.

Si tratta di una modalità lavorativa ancora poco diffusa in Italia, ma che in questo momento di emergenza sanitaria viene fortemente caldeggiata dal Governo, poiché in grado di contenere la diffusione del virus limitando i contatti tra le persone. Secondo alcune recenti rilevazioni, fino ad oggi solo il 2% delle aziende italiane ha adottato in modo strutturale politiche di smart working, contro l’11% della media europea. Di questo 2% fa parte TAS Group, società leader in Italia nella fornitura di software e servizi per applicazioni bancarie e finanziarie. Da vero pioniere, l’azienda ha iniziato a utilizzare questo metodo di lavoro già dal 2011 e lo ha esteso progressivamente a tutte le sedi presenti in Italia (otto in sei regioni), in Serbia, in Svizzera, in Francia e in Spagna, abilitando circa il 30% del suo personale. Con il diffondersi in Italia del Covid-19, TAS ha semplicemente esteso questa percentuale, senza conseguenze su gestione e carichi di lavoro.

“In questi anni abbiamo constatato la validità dello smart working in molte situazioni, per cui le indicazioni governative non ci hanno colto impreparati: disponiamo da tempo di strumenti e procedure organizzative per consentire ai collaboratori di lavorare ‘agilmente’ da casa senza compromettere la produttività, il lavoro in team e la qualità della delivery progettuale. Questa emergenza diffonderà l’adozione dello smart working, testandone i benefici e portando l’Italia al passo degli altri Paesi europei” afferma Guido Isani, Direttore Risorse Umane di TAS Group.

La digitalizzazione dei pagamenti, un aiuto per contrastare l’epidemia

Oltre all’importante testimonianza in ambito smart working, TAS Group offre un altro importante contributo al contrasto dell’epidemia attualmente in corso: un’offerta tecnologica incentrata sulla digitalizzazione dei pagamenti. Da sempre i contanti sono ritenuti, infatti, un pericoloso veicolo di contagio: il loro passaggio di mano in mano facilita la diffusione di agenti patogeni, obbligando tra l’altro le persone ad avvicinarsi all’atto del pagamento. Al contrario, i pagamenti digitalizzati azzerano i contatti, annullando di fatto ogni possibilità di contagio. Non a caso nelle ultime settimane è stato registrato un forte incremento nelle transazioni di pagamento remoto, non solo via mobile o su web, ma anche attraverso i chioschi. Tanti istituti bancari hanno visto aumentare i download delle proprie app di pagamento, l’utilizzo di carte e l’interazione della clientela con canali ATM, Internet e Mobile Banking. Una crescita resa possibile da infrastrutture tecnologiche altamente resilienti e scalabili.

“Questo è proprio il core business di TAS Group. Mettere a disposizione dei Payment Service Provider piattaforme e tecnologie mission critical, in grado di abilitare i nuovi pagamenti digitali con la massima sicurezza e agilità. In questa situazione di emergenza creata dal Covid-19, la nostra mission ha dunque anche un connotato di responsabilità sociale, visto che contribuiamo a garantire gli scambi economici in regime di ubiquità e in modalità cashless, riducendo al contempo i rischi dati dai contatti. È motivo d’orgoglio che il nostro lavoro costante rivolto all’innovazione tecnologica supporti oggi concretamente le dinamiche economiche del Paese in un momento di difficoltà” dichiara Massimiliano Quattrocchi, Amministratore e Direttore Generale di Global Payments Spa, la società controllata da TAS Spa e dedicata al settore dei pagamenti. Il Gruppo, attivo nel fintech da più di 35 anni, è oggi un partner di riferimento dei più importanti istituti bancari italiani e internazionali per tutto quanto riguarda la digitalizzazione dei pagamenti: dall’Open Banking all’Instant Payment, fino alla prevenzione delle frodi e alla gestione in tempo reale della liquidità bancaria.

“L’emergenza in atto è un’ulteriore sfida che i nostri clienti devono e possono affrontare, facendo leva sulle tecnologie abilitanti la digitalizzazione. Nei momenti di crisi si misura la tenuta di partnership forti e leali, e TAS ha tutti i requisiti e le caratteristiche in regola per continuare ad abilitare questo cambiamento tecnologico, migliorando costantemente le performance delle proprie soluzioni, all’altezza delle aspettative dei nostri clienti. È importante sottolineare come siano stati questi elementi a consentire la crescita di TAS Group dei recenti anni, portando il Gruppo ad avere un outlook molto positivo per il futuro” conclude Valentino Bravi, Amministratore Delegato di TAS Group.

Immagine fornita da Shutterstock

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati