Fintech e Insurtech sempre più diffusi: 11 milioni gli utenti in Italia

Secondo L’Osservatorio del Politecnico di Milano circa il 25% degli utenti ha provato almeno un servizio di questo tipo, ovvero una percentuale in decisa crescita rispetto al 2017

Pubblicato il 15 Dic 2018

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L’utilizzo di servizi Fintech & Insurtech è ormai una prassi consolidata per una cospicua fetta degli italiani, con profonde ripercussioni per il sistema finanziario e assicurativo nazionale. È questa la principale conclusione dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, realizzato in collaborazione con Nielsen Italia. Secondo i risultati dell’indagine, infatti, sono ormai 11 milioni gli utenti che hanno provato almeno un servizio di questo tipo, pari al 25% della popolazione italiana fra i 18 e i 74 anni, una percentuale in forte crescita rispetto a quanto registrato un anno (16%). In particolare, la ricerca fa notare come tutti i servizi Fintech & Insurtech siano molto apprezzati, tra cui la possibilità di gestire i sinistri da smartphone (voto medio 9,6 su 10), l’attivazione di assicurazione istantanee (8,9) e l’accesso a un finanziamento da smartphone o Pc (8,9); più “Nonostante chi ha utilizzato i servizi Fintech e Insurtech li promuova a pieni voti, dagli utenti arrivano anche chiare richieste di miglioramento dell’offerta di servizi finanziari – rileva Marco Giorgino -: per il 67% sono fondamentali servizi di base gratuiti, circa metà chiedono trasparenza negli investimenti, velocità nelle operazioni o la possibilità di incontri di persona nei casi più complessi”.

Oltre alle relazioni con utenti consumer, la digitalizzazione sta cambiando anche il rapporto tra Finance e imprese: oltre metà delle PMI italiane (il 55%) interagisce già con gli istituti finanziari tramite un’APP per smartphone, il 92% lo fa tramite PC. Le Pmi acquistano però coperture assicurative ancora prevalentemente con modalità tradizionali: solo il 15% ha comprato una copertura online in totale autonomia, ma l’80% potrebbe già gestire tutti i servizi assicurativi di base con sistemi digitali. Resta comunque ancora molta strada da percorrere: in media solo il 5% delle piccole e medie imprese ha già utilizzato metodi di finanziamento alternativi come Minibond, P2P lending, Crowdfunding, soluzioni di Supply Chain Finance.

Ovviamente la digitalizzazione, oltre a interessare gli attori tradizionali, sta favorendo la nascita di nuove realtà: nel 2018 si contano 1.210 startup Fintech & Insurtech a livello globale con almeno 1 milione di dollari di finanziamento, in forte aumento (+66%) rispetto a due anni fa, capaci di raccogliere 43,7 miliardi di dollari, contro i 25,7 del 2017 (+70%), e con le startup cinesi, indiane e australiane che crescono rispettivamente del 233%, del 184% e del 227% nella raccolta di investimenti (contro un -11% delle statunitensi). L’Italia è lontana da queste realtà, ma in crescita: 8 startup hanno superato la soglia del milione di dollari di finanziamenti ricevuti, per 44 milioni di dollari complessivi (contro i 20 del censimento precedente).

Nel settore Finance si sta insomma ampliando la competizione tra istituti finanziari, bancari e assicurativi con startup, attori corporate, digital, tecnologici e di telecomunicazioni, autorità di regolamentazione e più in generale nuovi potenziali entranti: nel 2018 sono nate nuove collaborazioni mentre gli attori “non tradizionali” stanno iniziando a riscuotere consenso tra gli italiani. Per questo l’Osservatorio Fintech & Insurtech ha proposto e avviato l’Open Finance Journey: un percorso per stimolare, incoraggiare e supportare le pratiche con cui le aziende del mondo finanziario, bancario e assicurativo possono abbracciare l’innovazione digitale.

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