Lo studio Connected Consumer di Mastercard ha analizzato le abitudini e le attitudini dei consumatori italiani verso gli strumenti più innovativi e l’utilizzo delle tecnologie per migliorare l’esperienza di vita di tutti i giorni, non solo gli acquisti.
Pubblicato il 11 Gen 2019
Abitudini, scelte e approccio dei consumatori italiani sui pagamenti digitali e verso le tecnologie e l’innovazione vengono messe a confronto con l’andamento generale europeo nella ricerca Connected Consumer di Mastercard, condotta da GFKEurisko. Realizzato a fine 2018, si basa sull’analisi realizzata da GFK Eurisko sui report GFK Futurebuy, GFK Consumer Life e GFK Smarthome.
L’entità degli acquisti via smartphone
Gli italiani si dimostrano tra gli europei più propensi ad usare lo smartphone per i propri acquisti. Quasi la metà (47%) preferisce lo smartphone per i propri acquisti quotidiani superando le media dei cittadini europei (il cui dato si ferma al 33%). Analizzando le modalità di utilizzo, il 38% degli italiani – 33% degli europei – lo usa per acquistare beni di consumo, tra cui biglietti e servizi. Ben più della metà (53%) la ritiene la soluzione più veloce (vs. 35% per l’Europa) e la sfrutta anche per ottimizzare le proprie spese, cercando la migliore offerta (51% dato italiano e 39% dato europeo).
Il dato italiano è allineato con quello europeo sull’uso dello smartphone per transazioni bancarie, pagamenti di bollette, trasferimenti di denaro: a livello continentale si arriva al 29%, a livello nazionale al 28%. Infine, il 14% (dato Italia) sceglie di finalizzare un pagamento nel negozio fisico via mobile (11% Europa) .
“I dati offrono una fotografia chiara del consumatore connesso italiano nel 2018: propenso alle innovazioni e soddisfatto delle nuove user experience per quotidianità e tempo libero” afferma Michele Centemero, Country Manager Mastercard Italia “I dati della ricerca Connected Consumer testimoniano di come lo sviluppo di soluzioni innovative sia ben accettate, perché rendono più smart la vita dei consumatori, non solo nei pagamenti ma anche nel modo di usufruire dei trasporti e dei servizi, nelle aree metropolitane”.
La fiducia nella portata della tecnologia
Il 34% degli italiani intervistati ritiene che l’innovazione sia utile per cercare soluzioni alle esigenze del quotidiano (dato simile a quello dei cittadini europei, che si attesta al 32%).
Il 29% degli europei e il 24% degli intervistati italiani ritengono che la tecnologia possa essere d’aiuto anche per migliorare il proprio benessere fisico e non solo. L’utilizzo di prodotti tecnologici ha portato importanti benefici sul tempo (per il 53% dei nostri connazionali infatti contribuisce a non sprecarne, dato che si attesta al 51% per gli europei) e sul livello di stress, che diminuisce grazie al loro utilizzo (45% Italia vs. 40% EU).
L’innovazione è sinonimo di semplificazione per il 31% sia degli italiani che degli europei e di velocizzazione (27% per i nostri connazionali vs 34% dei continentali). La necessità di semplificazione si associa al desiderio di avere più tempo a disposizione per sé stessi che soldi (45% vs 43%), che investirebbero volentieri nell’acquisto di prodotti che rendano meno complicata la vita (lo afferma il 56% degli italiani e il 57% dei continentali).
L’ubiquità della tecnologia in Italia e non solo
Altro ancora viene svelato sui trend in Italia e in Europa, come l’impatto tecnologico fuori dai confini europei. L’always on è dominante in Italia (il 60% afferma che è importante essere sempre online e “rintracciabili”) e in Europa (50%). L’impatto della tecnologia è sempre più influente e “fondamentale” e i pagamenti via mobile, secondo il 60% degli italiani e il 55% degli intervistati a livello mondiale, avranno un determinante impatto sul futuro. Succederà anche con la tecnologia che rende più smart le abitazioni (41% Italia vs 50% global), con i wearable devices (30% Italia vs 35% mondo), con la stampa 3D (che per noi italiani ha una minore influenza rispetto al dato global, 30% vs 41%) e con la guida autonoma (dato nazionale al 28% e mondiale al 33%).
Le tendenze: Roma vs Milano
Un ultimo focus è dedicato alle abitudini tecnologiche e ai pagamenti smart a Roma e Milano. I milanesi sono i consumatori più tecnologici d’Italia e i più connessi, leggermente sopra i romani. Le due città sono molto simili su tanti topic riguardanti l’approccio alle nuove tecnologie:
il 74% dei milanesi utilizza lo smartphone per cercare informazioni, contro il 72% dei cittadini romani (contro una media nazionale del 61%);
a Milano il 31% ha effettuato pagamenti contactless (10% via smartphone), i romani li superano di misura (32% – 11% via mobile), dati di gran lunga superiori alla media nazionale del 20% (di cui il 6% con smartphone).
“Milano e Roma si stanno rivelando all’avanguardia negli ultimi anni, a dimostrazione del fatto che l’accoglienza delle innovazioni tecnologiche da parte dei nostri concittadini è sempre più forte, nell’ottica di una semplificazione del quotidiano che ormai è sotto gli occhi e alla portata di tutti.” conclude Michele Centemero.
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