La Carta del Turista … anche solo virtuale (Prima Puntata) – I numeri in gioco

Pubblicato il 06 Ago 2014

Roberto Garavaglia

Innovative Payments and blockchain Strategic Advisor

Roberto Garavaglia

L’innovazione nel turismo passa anche tramite un’attenta e lungimirante azione di digitalizzazione degli strumenti, che permetta di conseguire obiettivi di efficacia ed efficienza, sapendo coniugare domanda e offerta in un terreno “tecnologicamente pronto”di nuova fertilità relazionale. Un campo nel quale, anche gli strumenti di pagamento, qui intesi come “abilitatori di relazioni”, possono giocare un ruolo determinate per il “Turista 2.0”.

Inizia oggi su PagamentiDigitali una miniserie a mia firma, che esplorerà nel dettaglio il mercato delle Carte del Turista, indagandone i numeri e la portata, nonché valutandone i possibili sviluppi strategici.

Le Carte del Turista (o Tourist Card, per gli ospiti stranieri) sono degli specifici prodotti che consentono, in forza di apposite convenzioni con soggetti pubblici e privati, l’effettuazione di pagamenti a prezzi ridotti per la fruizione integrata di servizi: tematici culturali, di leisure e di  trasporto pubblico a favore degli istituti e dei luoghi della cultura.

In questa prima puntata, propongo al lettore un’analisi del comparto (su fonte portale “Italia.it”) che evidenzia quali-quantitativamente l’offerta di Carte del Turista in Italia. Il fine mi è utile per porre le basi di una disamina di quanto, sotto il profilo dell’innovazione, potrebbe essere progettato e realizzato nei prossimi anni, anche grazie all’endorsment che il Governo ha dimostrato con il DECRETO-LEGGE 31 maggio 2014, n. 83 recante: “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.” convertito in legge il 29 luglio 2014[1].

All’art.16 della nuovo dispositivo, si legge, L’ENIT (trasformato in ente pubblico economico), “[…] nel perseguimento della missione di promozione del turismo, interviene per individuare, organizzare, promuovere e commercializzare i servizi turistici e culturali e per favorire la commercializzazione dei prodotti enogastronomici, tipici e artigianali in Italia e all’estero, con particolare riferimento agli investimenti nei mezzi digitali,  nella piattaforma tecnologica e nella rete internet attraverso il potenziamento del portale “Italia.it”, anche al fine di realizzare e distribuire una Carta del turista, anche solo virtuale, che consenta, mediante strumenti e canali digitali e apposite convenzioni con soggetti pubblici e privati, di effettuare pagamenti a prezzo ridotto per la fruizione integrata di servizi pubblici di trasporto e degli istituti e dei luoghi della cultura.

Una Carta del Turista “anche solo virtuale”, è il tema su cui è possibile confrontarsi, anche in un’ottica Mobile Payment & Services.
L’analisi del comparto

Ma procediamo con ordine e veniamo all’istantanea che, aggiornata in conformità a quanto riportato dal portale “Italia.it”[2], fotografa la seguente situazione.
Nel nostro paese, 13 sono le regioni (più del 50%) in cui l’ospite può acquistare ed utilizzare  una carta che, come vedremo, offre, a diversi livelli d’integrazione, una molteplicità di servizi[3].

Dei 25 prodotti in esame, nessuno è offerto in forma smaterializzata, ossia per alcuno di essi è possibile prescindere dal veicolo materiale fisico (carta o plastica) di cui è composto e con cui viene offerto all’uso del turista; solo 5 di essi può essere acquistato online (l’acquirente paga con carte di credito e poi stampa il voucher). Solamente una carta prevede l’impiego ausiliario di un’applicazione su cellulare.

Per offrire un quadro più completo, ho classificato le carte sulla base dei seguenti parametri:

  1. Carta solo “Sconti”
    È un prodotto che permette solamente la fruizione di alcune agevolazioni presso un gruppo ristretto di esercenti convenzionati (dai ristoranti agli autonoleggi), dai quali il possessore della carta può – mostrandola – ottenere uno sconto sul bene o servizio acquistato.
    Carta solo “Tematica”
  2. È un prodotto che permette l’accesso a talune strutture (musei, monumenti, parchi tematici, ecc.) a condizioni economicamente più vantaggiose.
  3. Carta “Tematica + Sconti”
    È uno strumento che unisce entrambe le funzionalità dei due prodotti precedenti e che ne permette la fruizione in modalità integrata.
  4. Carta “Tematica + Trasporti”
    Si tratta di un prodotto che, oltre a consentire l’accesso ad alcune strutture (musei, monumenti, parchi tematici, ecc.) a condizioni economicamente più vantaggiose, permette di raggiungere le stesse usando i mezzi di trasporto pubblico pagando un biglietto scontato.
  5. Carte “Tematica + Trasporti + Sconti”
    È il prodotto che offre il massimo livello di integrazione, combinando in un unico supporto l’insieme delle funzionalità di cui ai punti precedenti.

L’immagine che ne esce, premia il prodotto più completo, come è possibile osservare nella figura sottostante.

Ciò significa che la singola carta, in oltre il 75% dei casi in esame, veicola una molteplicità di servizi in modo integrato (è importante osservare questo dato, lo ricorderemo nella prossima puntata di questo articolo quando parleremo di innovazione).
L’inquadramento sotto il profilo normativo dei servizi di pagamento e moneta elettronica

Sotto il profilo normativo, ogni carta presa in considerazione, pur essendo un prodotto prepagato (mediante il quale, tuttavia, è possibile ottenere al massimo degli sconti presso gli esercenti convenzionati) si classifica in deroga a quanto previsto dalle direttive sui servizi di pagamento (PSD[4]) e sulla moneta elettronica (EMD2[5]), potendosi ricondurre nell’alveo degli strumenti a spendibilità limitata. Ciò significa che l’emettitore può non essere un intermediario di pagamento autorizzato.
Sul tema della compliance normativa, vale ricordare che l’attuale PSD (ma ciò è ripreso anche nella EMD2) e, in particolare, il Provvedimento Banca d’Italia di Attuazione del Titolo II del D.lgs 11/2010 (recepimento PSD), nel prevedere il regime di dispensa entro cui è possibile ricomprendere le Carte del Turista, per quelle che potrebbero essere utilizzate come strumento di pagamento – e non solo di sconto (è il caso dell cc.dd. “city card” ), dispone l’obbligatorietà di conoscere ex ante il numero di esercizi commerciali presso cui usare la carta. Qualora l’estensione soggettiva della rete di accettazione non fosse determinabile a priori, la rete di accettazione sarebbe potenzialmente illimitata; a tal proposito, Banca d’Italia ritiene opportuno precisare che rientrano in questa tipologia di carte, strumenti come – appunto – le “city card”, genericamente aperte all’utilizzo presso più esercizi all’interno di una stessa città.

Terminiamo qui (per ora …).
Nella prossima puntata vorrò portare l’attenzione del lettore sugli scenari evolutivi possibili (… e forse anche auspicati)  della Carta del Turista virtuale, analizzando l’impiego di tecnologie mobili e wearable.

Stay tuned!

************************************************************************************
NELLA PROSSIMA PUNTATA

Quali nuovi scenari tecnologici possono supportare la virtualizzazione della Carta del Turista.

Un uso della Carta del Turista in mobilità: quali servizi abilita e come è possibile utilizzarla.

La tecnologia wearable a supporto del turista.

Un esempio di applicazione dell’HCE per la Carta del Turista.

I sistemi premianti e lo sviluppo dei percorsi tematici.

************************************************************************************
NOTE

[1] Decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 (in Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2014), convertito con modificazioni nella legge  29 luglio 2014, n. 106.

[2] L’analisi è aggiornata al 3 agosto 2014

[3] Dall’analisi sono escluse le carte che hanno solo la funzionalità “Trasporti”

[4] PSD Payment Services Directive – 2007/64/EC è stata recepita in Italia con il D.lgs 27 gennaio 2010 n. 11. È la direttiva comunitaria sui servizi di pagamento.

[5] EMD2 (o nuova EMD, o anche IMEL2) – 2009/110/EC è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo 16 aprile 2012, n. 45. È la direttiva comunitaria sulla moneta elettronica.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2