normative

IT-Wallet, via libera dal Garante privacy alla fase di sperimentazione



Indirizzo copiato

Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato parere favorevole alla sperimentazione del portafoglio digitale previsto dal PNRR. L’Autorità chiede però garanzie specifiche per la tutela dei cittadini, con attenzione ai rischi legati al trattamento dei dati. Il sistema punta a semplificare l’accesso a servizi pubblici e privati, integrandosi con soluzioni europee

Pubblicato il 11 set 2025



IT Wallet

Il Garante privacy ha espresso parere positivo su due schemi di decreto della Presidenza del Consiglio riguardanti l’IT-Wallet, nuovo strumento digitale per la gestione dei documenti personali. Nonostante i rischi elevati in termini di trattamento dei dati, l’Autorità ha accolto la sperimentazione chiedendo però misure precise per garantire i diritti e le libertà degli utenti.

Un portafoglio digitale per cittadini e imprese

Il progetto, inserito nel PNRR, mira a semplificare l’interazione tra cittadini, amministrazioni pubbliche e aziende. Come un portafoglio fisico, l’IT-Wallet conterrà documenti digitali da esibire quando necessario. In prospettiva, il sistema sarà aggiornato per risultare compatibile con l’EUDI Wallet, la soluzione di identità digitale europea.

I documenti disponibili nella fase di test

Durante la sperimentazione, gli utenti che aderiranno potranno caricare e utilizzare diversi documenti: ISEE, titoli di studio, certificati di residenza e iscrizione alle liste elettorali, tessera sanitaria, patente di guida e carta europea della disabilità. Una gamma di certificazioni che anticipa le potenzialità future del sistema.

Le garanzie richieste dal Garante

L’Autorità ha chiesto che vengano chiariti i ruoli dei soggetti coinvolti e che siano adottate misure per evitare trattamenti di dati non necessari. Saranno inoltre valutate le misure tecniche e organizzative per assicurare il rispetto del GDPR e garantire livelli di sicurezza adeguati, con un esame specifico del decreto attuativo del Dipartimento per la trasformazione digitale.

Prospettive e controlli futuri

Oltre alla verifica tecnica, il Garante dovrà essere consultato sul regolamento per la registrazione al sistema e sull’utilizzo dei cosiddetti “Servizi Remunerativi”, quelli offerti a pagamento dalle imprese. A fine sperimentazione, la Presidenza del Consiglio dovrà presentare una relazione con eventuali criticità emerse e le soluzioni individuate per correggerle.


Articoli correlati