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Frodi potenziate dall’AI: perché serve un’alleanza tra banche, imprese e autorità



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Nel 2024 le frodi sui mezzi di pagamento hanno superato 1,2 miliardi di euro. L’intelligenza artificiale, alleata e minaccia al tempo stesso, impone un nuovo paradigma: solo la cooperazione tra banche, imprese e autorità pubbliche può garantire fiducia e sicurezza nei flussi finanziari digitali, oggi più vulnerabili e sofisticati che mai

Pubblicato il 6 nov 2025

Anna Ongaro

Country manager per l’Italia di Sis ID



frodi potenziate dall’AI

Nel 2024, le frodi sui mezzi di pagamento hanno raggiunto quasi 1,2 miliardi di euro, di cui 382 milioni legati a manipolazioni dirette, pari al 32% del totale. Dietro questi numeri si cela una trasformazione profonda: la frode è diventata intelligente, agile e quasi invisibile.
Dal 9 ottobre 2025, con l’entrata in vigore delle nuove regole europee sui bonifici istantanei, le banche devono offrire il servizio a costo zero o equivalente a quello dei bonifici ordinari e implementare la verifica del beneficiario (Verification of Payee – VoP), un controllo automatico tra nome e IBAN che riduce errori e frodi.
Si tratta di un progresso importante, ma non sufficiente. Le frodi, infatti, si evolvono rapidamente e spesso sfruttano proprio le tecnologie nate per contrastarle.

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