Trasformazione digitale

PNRR, gli investimenti delle Pmi guardano a pagamenti digitali e FinTech

Quest’anno, grazie al PNRR, la maggior parte degli investimenti di otto Pmi su 10 avverrà nella digitalizzazione, compresi i pagamenti digitali e gli strumenti finanziari. La fotografia dell’Osservatorio di Qonto e ProntoPro

Pubblicato il 17 Gen 2022

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Nel 2022, grazie al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la maggior parte degli investimenti delle Pmi e dei professionisti avverrà nell’ambito della digitalizzazione.

Attingendo alle risorse del PNRR, l’80% degli imprenditori è pronto a investire nel digitale, anche per innovare il settore dei pagamenti e degli strumenti finanziari.

Infatti, pagamenti digitali e strumenti FinTech sono cruciali per il business. Le Pmi li utilizzano sempre più per promuovere anche le proprie attività sui motori di ricerca e sulle piattaforme social, attraverso l’advertising digitale.

PNRR, gli investimenti delle Pmi nei pagamenti digitali e FinTech

La pandemia e le misure per contenerla hanno accelerato la digitalizzazione in ogni settore, sia per le imprese che per i consumatori. Grazie al PNRR, Pmi e professionisti stanno affrontando investimenti nella trasformazione digitale, e considerano la digitalizzazione non solo un’opportunità, ma una vera necessità per restare e prosperare sul mercato.

Soprattutto attingendo alle risorse del PNRR, otto Pmi su dieci effettueranno investimenti nella digitalizzazione del proprio business, anche nei settori dei pagamenti digitali e strumenti FinTech.

Sono i numeri che emergono da un’indagine sullo stato della digitalizzazione del business, condotta da Qonto, la soluzione di gestione finanziaria per Pmi e professionisti, e ProntoPro, marketplace per servizi professionali.

PNRR, gli investimenti delle Pmi nel dettaglio

L’80% delle imprese e dei professionisti impiega servizi finanziari digitali:

  • banking online;
  • strumenti per ottimizzare la gestione della contabilità e spese aziendali.

Il 65% del campione afferma di aver incrementato l’uso di questi strumenti da inizio pandemia, ma la quota supera l’80% per le imprese con oltre 10 dipendenti.

L’80% circa delle imprese pensa che i servizi finanziari digitali aiutino a risparmiare tempo nella gestione del business.

Inoltre, secondo l’indagine di Qonto e ProntoPro, quasi il 70% delle aziende e dei professionisti utilizza strumenti di pagamento digitale, come per esempio POS Mobile o sistemi come Satispay e PayPal, e quasi il 45% ne ha implementati di nuovi dallo scoppio della pandemia.

Soprattutto quasi il 60% delle imprese con oltre 10 dipendenti, per un totale di oltre l’80% che già usa questi servizi, ha adottato questi strumenti.

Circa un terzo delle aziende con oltre 10 dipendenti, i servizi finanziari digitali spiccheranno tra le aree di investimento del 2022.

Secondo il sondaggio di Qonto e ProntoPro, a fine 2021 il 75% circa delle aziende e dei professionisti usa strumenti digitali, dai social ai motori di ricerca, dai marketplace generici o specifici, per promuovere la propria attività.

Per oltre il 70% di loro, l’impiego di questi canali ha registrato un incremento in seguito all’emergere della pandemia. “I dati del nostro osservatorio evidenziano come l’emergenza Coronavirus abbia dato una forte accelerata alla digitalizzazione degli italiani” ha dichiarato Alessandro Frau, CEO di ProntoPro.

Il sondaggio di Qonto e ProntoPro

La trasformazione digitale è cruciale. Per oltre il 75% delle imprese (l’85% di quelle con oltre 10 dipendenti) e dei professionisti italiani, gli strumenti digitali rivestono un ruolo centrale per la propria attività, ottenendo un punteggio di 4 o 5 su 5 punti nell’indagine di Qonto e ProntoPro.

Oltre il 90% delle imprese intervistate, i servizi e strumenti digitali serviranno a migliorare il lavoro di team e semplificheranno il lavoro da remoto:

  • con nuovi canali di vendita eCommerce e distribuzione di prodotti e servizi ai propri clienti;
  • attraverso l’organizzazione del lavoro.

Nove Pmi su 10 con oltre 10 dipendenti investiranno in digitalizzazione, ma solo la metà circa di queste attingerà agli incentivi del PNRR.

Le aree strategiche di investimento

Nel 2022, le aree di investimento saranno le seguenti:

  • oltre il 40% del campione intervistato investirà in marketing e advertising;
  • circa un terzo prevede investimenti nello sviluppo di piattaforme di eCommerce;
  • uno su tre investirà in software gestionali;
  • per le aziende sopra i 10 dipendenti gli investimenti in software gestionali saranno la prima area d’investimento.

PNRR e investimenti Pmi, la sfida della digitalizzazione in Italia

Grazie al PNRR, gli investimenti delle Pmi italiane saranno soprattutto digitali. Così le imprese e i professionisti potranno abbandonare l’approccio emergenziale adottato durante la pandemia e abbracciare una strategia di lungo periodo, per cogliere le opportunità della ripartenza economica del Paese grazie all’innovazione, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti e gli strumenti finanziari digitali.

PNRR, gli investimenti delle Pmi guardano ai pagamenti digitali e FinTech
Mariano Spalletti, Country Manager Qonto Italia

“Il PNRR è una opportunità per tutte le aziende italiane”, ha dichiarato Mariano Spalletti, Country Manager di Qonto Italia, “comprese le piccole e medie, alle quali Qonto si rivolge in modo particolare, promuovendo servizi e soluzioni pensati per la loro evoluzione digitale, per la gestione delle proprie finanze aziendali e non solo”.

Fra gli obiettivi del PNRR, approvato ad aprile 2021, circa 30,6 miliardi (oltre il 60% ) sono destinati a digitalizzare, innovare e rendere competitive le PMI italiane.

L’80% delle imprese e dei professionisti è pronto a investire nella digitalizzazione, e di queste circa il 70% sfrutterà gli incentivi messi a disposizione per rendere competitivo il sistema produttivo nazionale mediante la trasformazione digitale della propria azienda.

Le micro-imprese, fino a 10 dipendenti, saranno le più incentivate a utilizzare gli strumenti del PNRR: gli investimenti del 95% di esse, che rappresenta l’80% delle Pmi, avverranno nella digitalizzazione.

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