Sostegni settore ristorazione

Accordo fra Nexi e Fipe per la ripartenza di bar e ristoranti in Italia

La partnership mira a supportare concretamente quegli esercizi commerciali che hanno subito l’impatto dei lockdown e della pandemia, per cogliere le potenzialità dei pagamenti digitali, a partire dai servizi a forte valore aggiunto

Pubblicato il 03 Mar 2022

Cropped shot of female employee taking payment from customer, focus on female hands giving credit card for juice bar payment.

L’accordo fra Nexi e Fipe scommette sulla ripartenza di 300mila imprese italiane. La partnership mira a supportare concretamente bar e ristoranti che in Italia hanno subito l’impatto dei lockdown e della pandemia.

L’accordo fra Nexi e Fipe

Nexi, la PayTech europea, e Fipe, associazione di rappresentanza delle imprese della ristorazione, del turismo e dell’intrattenimento, hanno sottoscritto un’intesa il cui obiettivo consiste nel sostenere la ripartenza delle oltre 300 mila imprese italiane dei settori più colpiti dalla pandemia:

  • ristorazione;
  • turismo;
  • intrattenimento.

Nell’ultimo biennio, secondo Fipe, questi settori hanno visto un declino dei volumi rispetto al periodo pre-pandemia. Nel 2021 il settore ha registrato una perdita di 24 miliardi di euro (-28%) rispetto al 2019 e nel 2020 di 32 miliardi di euro (-37,4% vs 2019).

L’impatto è stato negativo anche sull’occupazione: -205mila dipendenti a fine 2021 rispetto al 2019.

“Adottare soluzioni di incasso digitale consente agli esercenti di offrire servizi a forte valore aggiunto che consentono di aumentare le entrate e di incrementare la soddisfazione e la fidelizzazione dei clienti”, commenta Enrico Trovati, Direttore Merchant Services & Solutions di Nexi.

I termini dell’intesa

In base all’accordo, i soci di Fipe potranno disporre di:

  • soluzioni di incasso digitale di Nexi a condizioni agevolate;
  • servizi a forte valore aggiunto;
  • POS evoluti.

Le soluzioni di incasso digitale permetteranno ai soci di Fipe potranno cogliere le opportunità di dei pagamenti digitali.

Inoltre, i servizi a forte valore aggiunto consentiranno di espandere l’offerta ai propri clienti: food delivery, i servizi eCommerce, programmi di loyalty.

I Pos evoluti offrono maggiore sicurezza, sono più rapidi e più comodi.

Secondo Nexi, infine, sempre più esercenti italiani decidono di accettare i pagamenti digitali.

I cinque strumenti di Nexi

Incasso Senza Pensieri Ristorante è uno strumento di incasso a distanza in grado di accettare prenotazioni con la massima garanzia di incasso anche in caso di disdetta o mancato arrivo del cliente.

Invece, Izicap è l’app che permette all’esercente di abilitare un programma di loyalty e campagne promozionali per i clienti al fine di accrescere il proprio business.

Easy Calendar e Easy Delivery sono soluzioni eCommerce.

Il primo consente di creare il proprio menu online e ricevere gli ordini direttamente sulla vetrina, gestire le consegne a domicilio o i take away, incassando digitalmente o alla consegna/ritiro.

Easy Calendar permette di portare la propria agenda online e accettare le prenotazioni dei servizi in base alle disponibilità, offrendo la possibilità di pagare in anticipo o direttamente in negozio.

Inoltre, SmartPos Cassa Plus è un dispositivo per accettare pagamenti che offre agli esercenti i benefici del decreto sul credito d’imposta:

  • rimborso sulle commissioni fino al 100% per le imprese con ricavi fino a 400mila euro;
  • bonus fiscale fino a 160 euro per chi compra, noleggia o usa strumenti evoluti di incasso collegati a registratori di cassa telematici.

Infine XPay PRO, in offerta esclusiva per i soci FIPE, è un pagina di cassa/gateway di pagamento per accettare pagamenti online sul proprio sito eCommerce con oltre 30 metodi di pagamento.

Aumenta la propensione verso i pagamenti digitali

La PayTech, che in Italia gestisce circa un milione di merchant insieme alle banche partner, ha registrato nel 2021 rispetto all’anno precedente un aumento del 16% del valore delle transazioni mediante gli esercenti convenzionati.

“Stando agli ultimi dati del Politecnico di Milano”, conclude Trovati, “gli strumenti digitali sono passati, in numero di transazioni, da 3,1 miliardi nel 2016 a 5,2 miliardi a fine 2020, con un primo semestre 2021 che segna una crescita del 23,1% in transato rispetto al primo semestre 2020 e del 41% in numero di transazioni”.

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