Misurare l’impatto ambientale dei pagamenti e delle transazioni con l’indice Åland

Grazie all’accordo tra Flowe e Doconomy arriva la possibilità di conoscere l’impatto in termini di emissioni di CO2 e più in generale di gestione delle risorse e di compatibilità con l’ambiente delle transazioni

Pubblicato il 13 Lug 2020

shutterstock_1155109912

Nel momento in cui si affronta il tema dei costi associato all’industria dei pagamenti si pensa ai costi delle commissioni e ai costi che deve sostenere l’intera filiera del payment. In realtà anche per questo settore, così per tutte le transazioni finanziarie, è necessario avere una visione e un controllo anche di quelli che sono i costi “ambientali“, ovvero l’impatto in termini di emissioni di CO2 e più in generale di gestione delle risorse e di compatibilità con l’ambiente.

E’ qui che si colloca una delle prime operazione della “neonata” Flowe, la startup fintech e istituto italiano di moneta elettronica nata per opera del gruppo Mediolanum, che ha scelto di avviare un accordo con Doconomy per mettere a disposizione l’indice Åland che consente ai clienti di avere un monitoraggio dell’impatto  ambientale dei consumi necessari per gestire ePayment e transazioni.

In particolare Åland Index è un servizio realizzato dalla startup danese Doconomy che consente a banche, fornitori di sistemi di pagamenti e istituti finanziari di misurare il calcolo dell’impatto ambientale delle transazioni. Il sistema, disponibile su Cloud permette alle imprese del payment e del banking di indirizzare i consumatori verso scelte più sostenibili. Flowe è tra i quattro istituti, dopo Bank of Åland, Nordea e Bank of the West a mettere a disposizione l’indice Åland.

Mathias Wikström, CEO di Doconomy ha osservato che l’adozione dell’indice Åland permette di arrivare a tracciare l’impatto della CO2 rispetto ad ogni acquisto effettuato. A sua volta Ivan Mazzoleni, Cultural Energy Orchestrator (CEO) di Flowe ha sottolineato che questo accordo permette alle aziende di aiutare le persone ad avere una maggiore consapevolezza sull’impatto delle loro scelte e di prendersi cura, anche in ogni più piccola attività, delle sorti pianeta.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3